7 – A volte mi manca la motivazione, come mai?

Ti manca la voglia e le energie per essere costante e motivata? In questa puntata parliamo di motivazione, cos’è, come gestirla e distribuirla in modo efficace nel lungo periodo.

Indice dei Contenuti

Puntata 7 - Podcast Tutto e subito - A volte mi manca la motivazione, come mai?

Le tue idee sono fantastiche, ci credi e hai cominciato a realizzarle. Però… però ogni tanto ti manca la motivazione. Ti manca la voglia e le energie per essere costante. Cominci a procrastinare, a dedicarti ad altre cose e a non impegnarti più come prima nel tuo progetto. 

Sai che questa cosa non ti fa bene, ti interroghi e non riesci a capire come mai, se è grave e se c’è qualcosa che puoi fare per rimediare. Ecco, prima di tutto niente panico. Secondo: sei nel posto giusto!

In questa puntata parliamo di motivazione, cos’è, come gestirla e distribuirla in modo efficace nel lungo periodo evitando di imporsi ritmi irrealistici. 

Lo so, può sembrare impossibile, ma si può fare. Come? Imparando ad ascoltarsi, dandosi il tempo di vivere sia le emozioni negative che le emozioni positive.

Di cosa parliamo oggi

Il tema della motivazione non è facile da affrontare, perché ogni persona viene spronata ad agire da diversi fattori, in base alle proprie caratteristiche e ai propri obiettivi.

In questa nuova puntata di Tutto e subito cercherò di approfondire l’argomento, per capire che cos’è la motivazione, come funziona e quando e perché invece manca. 

Parleremo di motivazione intrinseca ed estrinseca, due termini che definiscono se la fonte della motivazione è interna o esterna alla persona e come questo influisce sul comportamento. 

Poi, raccontandoti di un episodio che mi coinvolge in prima persona, cercherò di normalizzare il fatto che la motivazione possa venire meno e di come questo sia un segnale da interpretare in ottica di cambiamento e crescita futura. 

Infine ti lascerò qualche consiglio su come affrontare al meglio i periodi in cui cala la motivazione. Nell’ultima parte della puntata troverai alcune buone pratiche da mettere in atto per non ritrovarti di punto in bianco senza motivazione. Perché, come si dice, “prevenire è meglio che curare”. 

E ora, partiamo dal principio: che cos’è la motivazione.

A livello di definizione, si intende “motivazione” come “l’insieme dei bisogni, dei desideri e delle intenzioni che costituiscono e determinano la scelta di agire e che danno significato all’azione stessa”.

Che cos’è la motivazione

La motivazione è ciò che spinge a compiere un’azione volontaria, fatta con uno scopo ben preciso. È la forza che guida e che ci dà l’energia per impegnarci in qualcosa che sappiamo essere complicato, magari molto faticoso, ma che ci porterà a realizzare qualcosa di significativo. 

Un esempio semplice: cosa spinge una persona a studiare medicina, pur sapendo che ci vorrà tempo prima di imparare tutto ciò che bisogna sapere? La motivazione a diventare medico, a svolgere quella professione, rispondendo a tutta una serie di spinte interiori ed esteriori che ripagheranno dello sforzo fatto. 

Perché parlo di spinte interiori ed esteriori? Perché la motivazione può avere due aspetti: può essere intrinseca o estrinseca, e questo comporta tutta una serie di differenze e ricadute sul comportamento. 

Ora mi spiego. 

Motivazione intrinseca

La motivazione intrinseca è quella determinata dal fatto che i motivi che ti spingono ad agire sono tuoi, interni, dettati dalla volontà di raggiungere un obiettivo. Nel caso della motivazione intrinseca, la volontà ad agire è basata sui propri valori. Agisco perché quella cosa lì che voglio fare è coerente con il mio modo di vedere il mondo. Non lo faccio perché devo o per ricevere chissà quale premio, lo faccio perché quella cosa ha, prima di tutto, significato per me. Scelgo consapevolmente di impegnarmi e di andare oltre i miei limiti perché desidero farlo, perché per me è importante.

Motivazione estrinseca

La motivazione estrinseca, viceversa, è caratterizzata dal fatto che chi agisce lo fa per ricevere una ricompensa esterna. La spinta all’azione, quindi, è data dalla consapevolezza che a un dato comportamento seguirà in modo certo un premio che ripagherà lo sforzo fatto.
Si parla di motivazione estrinseca quando ad esempio scegliamo con consapevolezza di andare a lavorare perché otterremo in cambio uno stipendio.
Di solito, infatti, la motivazione estrinseca comporta come premio il denaro, la fama e la riprova sociale.

Differenza tra motivazione estrinseca e intrinseca

Piccola precisazione: nel distinguere i due tipi di motivazione, non sto dando un giudizio di valore. Anche se su carta le due motivazioni sono facili da riconoscere, nella vita di tutti i giorni in realtà si compensano l’una con l’altra.

La quotidianità, il cambiamento e la volontà di costruirsi una vita piena fanno sì che si debba agire in direzioni diverse contemporaneamente. Per cui può essere che ciò che si decide di fare inizialmente è dato da una motivazione esterna e in seguito spinto da motivazione interna. O viceversa. 
Faccio un esempio per spiegarmi: può capitare di scegliere di svolgere un lavoro che non ha alcuna attinenza con il proprio desiderio o il proprio sogno, ma che permette di guadagnare uno stipendio. Lo stipendio è utile a rispondere alle esigenze economiche quotidiane e a investire in formazione, sperimentazioni o chissà che altro per cominciare a lavorare al proprio sogno.
Il sogno è dettato dalla motivazione intrinseca, il lavoro dalla motivazione estrinseca. Tuttavia i confini tra i due sono molto labili e variano a seconda del momento, dell’entusiasmo e delle necessità.

Come mai a volte manca la motivazione

La motivazione non è qualcosa di dato per sempre, ma varia e si modifica in base al momento che stai vivendo.

Ciò che è importante conoscere è il proprio perché, ovvero come mai hai scelto di agire proprio in quel modo.
La spinta all’azione non è data solo dalla motivazione, ma anche dal bisogno, dalla passione, dalla necessità o dalla curiosità. Oppure da tutte queste cose insieme.
Quindi, la risposta alla domanda “Come mai a volte mi manca la motivazione?” è sempre: dipende. 

I motivi per cui puoi percepire un calo di motivazione possono essere vari. Nella vita di tutti i giorni entrano in gioco fattori come la stanchezza, la cattiva organizzazione, la necessità magari latente di cambiare priorità e prospettive, gli imprevisti, o magari una generale modifica delle tue priorità. 

Potresti trovarti in un periodo pieno di impegni e attività, per cui è necessario allentare un po’ la presa, oppure hai scelto di impegnarti su troppi obiettivi contemporaneamente e il fatto di non vedere subito dei risultati ti scoraggia.
Forse sei triste o c’è qualcosa di esterno che ti distrae dal tuo progetto.
Forse quello che stai facendo non ti piace davvero e il calo di motivazione è dato dal calo di interesse.

In tutti questi casi, l’unico modo per capire che cosa sta succedendo è fermarsi, ascoltarsi e cercare di capire che cosa ha senso modificare nel proprio comportamento e che cosa no. Un po’ come ho fatto io…

La motivazione cambia nel tempo

Nel quarto episodio di Tutto e subito, ti ho raccontato del progetto Nuvole a Colori che, insieme con Beatrice, abbiamo creato per fare un po’ di sperimentazione ed esperienza. 

Il progetto è stato molto importante per il nostro percorso professionale perché è nato dalla volontà di dare voce e forma ai nostri valori grazie alle nostre competenze. Il fatto poi che gli abbiamo dedicato quasi un anno di lavoro lo ha reso ancora più speciale. 

Tuttavia, proprio come ti raccontato, ad un certo punto il progetto Nuvole a Colori non era più la priorità, perché abbiamo cominciato a lavorare in altri progetti, ancora più entusiasmanti per noi.

Lavorando insieme per un anno abbiamo imparato a conoscere i nostri ritmi, le nostre esigenze e il modo di esprimere le proprie sensazioni riguardo al progetto. Per cui, ad un certo punto quando nelle nostre to do list settimanali ci siamo rese conto che Nuvole a Colori non era più in cima alle cose da fare, ma sempre negli ultimi posti, abbiamo detto “Ok, qua sta cambiando qualcosa”. 

Ci siamo prese un po’ di tempo per capire a livello personale che cosa questo significasse per noi e poi ne abbiamo parlato confrontandoci in modo onesto. Ci siamo chieste: “Perché non siamo più così motivate sul progetto? Perché è sempre l’ultima delle cose da fare?”. 

E la risposta non stava semplicemente nella poca motivazione, ma nel cambio di priorità e prospettive. 

Per questo abbiamo deciso di mettere il progetto di Nuvole a Colori in stand-by e dedicare la nostra attenzione e le nostre energie a ciò che era più motivante e più importante. 

Analizzare il nostro sentire e il nostro modo di approcciarci al progetto, senza giudizio e senza sensi di colpa ci ha permesso di accettare il cambiamento e assecondarlo in modo molto naturale e sereno. 

Ed è questo proprio quello che ti invito a fare, quando senti che la tua motivazione sta calando rispetto a qualcosa che però sino a quel momento è sempre stata importante per te.

Strategie per imparare a gestire la motivazione

Ovviamente, non c’è un modo unico per capire che cosa sta cambiando nella tua percezione e nella tua motivazione. Però puoi mettere in atto alcuni comportamenti, alcune strategie che possono aiutarti ad andare in profondità e vivere il cambiamento con consapevolezza. 

Ecco alcuni consigli, suggerimenti e buone pratiche da cui puoi prendere spunto.

Impara a gestire il tuo tempo

Primo consiglio fra tutti, che sono sicura non ti sorprenderà, è: datti tempo. Non avere fretta di raggiungere tutto e subito, perché anche se all’inizio la motivazione e l’entusiasmo sono coinvolgenti, devi comunque fare i conti con il ritmo del mondo. Quindi, a prescindere da quanta passione senti per il tuo progetto, tieni conto che la motivazione deve andare di pari passo con la perseveranza e la costanza.
Il che non significa che devi essere sempre a mille. No, tutto il contrario. Per mantenere la motivazione alta, devi imparare a conoscere il tuo ritmo.

Tieni traccia di come distribuisci le tue energie nelle giornate, del tempo speso a procrastinare o del tempo in cui sei più concentrata. Questo ti aiuterà a creare delle to do list non troppo cariche di cose da fare, che rispettano il tuo bioritmo. Ti consiglio, quando crei le tue liste di cose da fare, di stimare in anticipo quanto tempo ti servirà per portare a termine ciascuna attività. Nel farlo, lascia del margine nelle stime di tempo, in modo che se dovessi sentire una stanchezza maggiore rispetto al solito o se dovessero capitare degli imprevisti, potrai recuperare senza troppi problemi.
In questo modo non sarai frustrata dalla percezione del “essere in ritardo” e la motivazione non verrà meno. Anzi, al contrario, sarai ancora più orgogliosa di te, per essere riuscita a fronteggiare situazioni più complicate o imprevisti dell’ultimo minuto.

Prenditi una pausa ogni tanto

Altro appunto riguardo alla gestione del tempo.
Programma e rispetta le pause: sono importantissime per poter ottimizzare le tue energie.
Sappi che non ha senso correre verso qualcosa che necessita del suo tempo per svilupparsi. Quindi fai le tue stime, usa le tue energie, la tua motivazione e il tuo entusiasmo come benzina per il motore, ma dedica anche del tempo al riposo, al non far niente. Le pause sono fondamentali per mantenere il tuo benessere mentale e fisico in equilibrio con tutto il resto.

Obiettivi e priorità

Per avere la volontà di fare qualcosa, devi sapere almeno a grandi linee come agire. Quindi, prima di iniziare, definisci gli obiettivi che ti poni nel modo più chiaro possibile in base alle informazioni a tua disposizione. Farlo può aiutarti a capire che direzione stai prendendo, se ciò che immagini è coerente con la tua motivazione e se è davvero importante per te.  

Dopodiché pensa alle tue priorità. Pensa a cosa ti motiva o al contrario come mai non senti più la motivazione verso qualcosa. Chiediti se questa cosa è davvero importante per te. Se lo era prima e ora non lo è più, che cosa è cambiato?
Oppure non è cambiato niente e magari stai affrontando un aspetto difficile del tuo progetto e hai bisogno di maggiore concentrazione? Oppure è qualcosa di importante e difficile che stai procrastinando perché ti fa paura? 

Insomma, vai in profondità e cerca di capire che cosa frena la tua motivazione legando i tuoi pensieri a ciò che vivi nella tua quotidianità.
Scrivi sul tuo quaderno la risposta a tutte queste domande, in modo da poter vedere il tutto nel modo più oggettivo possibile.

Se vuoi approfondire il tema delle priorità, ti consiglio di ascoltare o riascoltare la quinta puntata del podcast, dedicata proprio a questo. Il titolo è: “Ho mille idee e sogni, come scelgo a cosa dare la priorità?

Guarda al principio

Infine, ultimo suggerimento, per quando proprio la motivazione non la senti più.
Fermati e prenditi del tempo per pensare. Concentrati e prova a ricordare in modo consapevole che cosa ti aveva spinto ad iniziare quel progetto che tanto ti motivava in principio. Scrivi quelle motivazioni, quelle che ti ricordi e che sai essere state importanti per te. 

Una volta scritte, rileggile e ascolta come ti fanno sentire. Se accendono in te ancora la stessa motivazione oppure se è cambiato qualcosa. 

Gestire la propria motivazione con consapevolezza è molto complesso, soprattutto perché per ogni persona è diverso. Datti la possibilità di ascoltare consapevolmente le risposte a tutte queste domande, perché solo tu sai che cosa ti motiva e che cosa no.
Ricordati che la vita è la tua e solo tu puoi sapere che cosa vuoi davvero fare.

Prova a capire quale direzione vuoi prendere, che cosa ti accende l’entusiasmo, la passione e la motivazione e poi, passo dopo passo, comincia a percorrere la tua strada.

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su linkedin
Condividi su pinterest
Condividi su email
Marcella Peverini al pc scrive la sua newsletter

Il mio regalo per te

“Un passo alla volta”: il percorso gratuito per imparare a uscire dalla comfort zone!

Un percorso gratuito grazie al quale imparerai a: 

  • conoscere com’è fatta la tua comfort zone;
  • come prenderti cura di questo spazio; 
  • come gestire la paura di uscire dalla comfort zone; 
  • come riconoscerne i confini
  • come metterti in gioco per crescere usando la comfort zone come strumento efficace per guidare il cambiamento.

     

Il percorso dura 5 giorni e comprende testi, esercizi e pdf da scaricare!
“Un passo alla volta” è gratis e arriva direttamente nella tua casella mail! 

Iscriviti compilando le caselle con il tuo nome e il tuo indirizzo e-mail!