
Bello avere le idee, i sogni, i buoni propositi per i nuovi inizi, ma poi, nel concreto, quanto è difficile renderli reali e realizzarli davvero?
Quando si prova a passare all’azione entrano in gioco tantissimi fattori: procrastinazione, paure, insicurezze, sindrome dell’impostore, imprevisti e cambi di prospettiva e desideri.
In questa nuova puntata proviamo a fare ordine, a trovare un filo logico che ti aiuti a trasformare i sogni in obiettivi e gli obiettivi in progetti realizzati.
E no, come sempre, non è qualcosa che succede tutto e subito, da un giorno ad un altro. Ci vuole tempo, impegno, costanza e tanti, tantissimi tentativi.
Di cosa parliamo oggi
Eccoci di nuovo qui con una nuova puntata del podcast Tutto e subito. Il tema di oggi porta con sé tutta una serie di aspettative e desideri che non sono per niente semplici da trattare con lucidità quando ci toccano in prima persona.
A cosa mi riferisco? Ai nostri sogni, a come trasformarli da desideri e buoni propositi in progetti da realizzare passo dopo passo, senza fretta e senza volere “tutto e subito”.
Come sempre, prima di approfondire il tema lo inquadreremo, per capire che cosa si intende per “buon proposito” e cosa si intende per “obiettivo”.
Fatto questo, parleremo di come si rendono reali i sogni, se è possibile farlo e quali sono le difficoltà che possono emergere durante il percorso.
Seguendo poi il filo logico, parleremo delle difficoltà e di come è possibile superarle o prevederle.
Infine la parte pratica: quali sono le fasi o le azioni da compiere per trasformare un sogno in realtà.
Insomma, tanta roba!
Perché ho scelto di parlare di questo tema alla nona puntata e non alla prima? Perché tutte le puntate precedenti sono state focalizzate sulla presa di consapevolezza di chi sei e di ciò che vuoi.
Oggi invece parliamo di come trasformare la consapevolezza in azione!
Buoni propositi e sogni
Ci sono dei periodi dell’anno che sono rinomati per essere considerati dei “nuovi inizi”. Gennaio, settembre, il proprio compleanno, l’anniversario di un evento speciale o qualsiasi altra data per te rilevante può essere l’espediente per dire “ok, da oggi inizio con i miei buoni propositi”.
Oppure, “oggi inizio a lavorare al sogno nel cassetto che ho sempre rimandato”.
Poi magari passa un po’ di tempo e anche se inizialmente l’entusiasmo era tanto, piano, piano inizia a scemare. Non arrivano subito i risultati, la difficoltà e la complessità aumenta, poi rimandi una volta, poi un’altra e così i buoni propositi, come si suol dire, “vanno a farsi benedire”.
E in questo non c’è niente di male, per carità. Soprattutto se nel frattempo ti sei resa conto che quello che hai sempre considerato come “un sogno irrinunciabile”, si rivela essere qualcosa di non poi così tanto prioritario.
Ma che cos’è un “proposito”? Un proposito è un’intenzione che influenza il nostro comportamento e la nostra volontà. Un’intenzione quindi, non un progetto concreto. Un proposito è qualcosa di più vicino a un sogno o a un desiderio, rispetto che a un piano d’azione concreto da realizzare.
Ma nei buoni propositi e nei sogni ci sono già i semi e gli ingredienti che servono per trasformarsi in realtà. Come? Calando il sogno, il proposito o il desiderio nella realtà circostante, nel proprio mondo, facendo riferimento alle risorse, alle competenze e alle capacità che si hanno a disposizione per poterli realizzare.
Ok, lo so, la teoria è sempre piena di paroloni. Allora faccio un esempio semplice per capirci.
Metti caso che tu quest’estate voglia dedicare del tempo a leggere di più rispetto al solito. Quindi il buon proposito o il sogno sarebbe “Leggere di più”.
Come lo trasformi in un progetto concreto e realizzabile, ovvero in un obiettivo? Scegliendo i 3 libri che vuoi leggere da giugno a settembre, mettendoli sul comodino e portandoti sempre con te quello che hai in lettura in modo da sfruttare il tempo a disposizione negli spostamenti o nelle file.
Già il fatto di mettersi lì e scegliere i libri da leggere è un passo in più rispetto al proposito. È già passaggio all’azione.
Sì, la prima azione è sempre quella più difficile.
Le difficoltà e gli imprevisti che potresti incontrare
Perché? Perché nel provare a realizzare i propri sogni emergono sempre difficoltà, imprevisti o complicazioni che possono far desistere dall’impegno, a prescindere dalla volontà iniziale.
Ad esempio, potresti renderti conto che ciò che desideri fare è importante per te e quindi improvvisamente percepisci la paura di sbagliare, del futuro o la cara e vecchia amica sindrome dell’impostore.
Oppure, ancora, potrebbe capitare che inizialmente l’entusiasmo sia così travolgente da spingerti a mettere tutto il tuo impegno nel progetto, con uno sforzo però non sostenibile nel tempo. Così che, quando ad un certo punto comparirà la stanchezza, sarà talmente tanta che non potrai che lasciar da parte il tuo progetto per riposare testa e corpo. E una volta che sarà tutto fermo, sarà molto difficile riprendere.
O può essere la vita stessa a mettere i bastoni tra le ruote, con mille imprevisti che, appunto, non sono prevedibili e richiederanno tutte le tue energie e attenzioni.
Vademecum: 4 stratagemmi per superare le difficoltà
Ci sono alcuni stratagemmi che puoi usare per superare le difficoltà e gli imprevisti. Te ne faccio un rapido elenco:
- Prima di tutto: tieni conto che nel tuo percorso affronterai delle difficoltà. Sono praticamente inevitabili, quindi preparati e non lasciarti scoraggiare quando arrivano. Affrontale con consapevolezza, mantenendo lucidità e utilizzando le risorse che hai a tua disposizione.
- Secondo: metti in conto anche l’errore e gli sbagli. Fanno parte del percorso. Anche qui, non ti scoraggiare, né arrabbiare. Fai del tuo meglio secondo le tue possibilità e tieni sempre presente che si impara facendo (e sbagliando).
- Terzo: ricordati sempre che non si ottiene niente tutto e subito, ma che ogni piccolo o grande progetto che sia richiede tempo, impegno, pazienza e costanza. Fai tesoro dell’entusiasmo, ma usalo come energia per l’azione con parsimonia. Il troppo entusiasmo rischia di accecare la razionalità e l’organizzazione.
- Quarto: quando senti la sindrome dell’impostore fare capolino tra i tuoi pensieri, ricordati che la perfezione non esiste! Prenditi un po’ di tempo per te, per raccogliere i pensieri (magari ascoltando la sesta puntata di questo podcast) e poi agisci. Fatto è sempre meglio che perfetto!
Bene, dopo questa raccolta di massime che, me ne rendo conto, sembrano riassunte da un libro di qualche guru, passiamo al concreto
Come si realizza un sogno? Quali sono le fasi che serve compiere per trasformare un buon proposito in un progetto che sia sostenibile nel tempo, che sia realistico?
Parti da ciò che desideri
Lo so, l’avrai sentito tantissime volte in tantissime salse e io stessa l’ho ripetuto in diverse puntate del podcast. Ed è inutile girarci intorno, non c’è un modo diverso per dirlo.
Il modo migliore per realizzare un sogno è trasformarlo in un obiettivo ben definito.
Che cosa significa? Significa esplicitare nel dettaglio le caratteristiche che il tuo sogno deve avere per realizzarsi. Significa individuare tutte le azioni che serve compiere, le tempistiche e la rilevanza che questo obiettivo ha per la tua vita o il tuo percorso.
Come fare in concreto? Prima di tutto prendi il tuo quaderno degli esercizi e trova una nuova pagina.
Poi scrivi il tuo sogno, ovvero ciò che desideri realizzare. Se hai ascoltato la terza puntata del podcast, quella dedicata ai sogni, potresti averlo già fatto. In questo caso, ritrova ciò che avevi scritto e rileggi il tutto.
Così com’è descritto, il tuo sogno ti rappresenta? È quello che desideri davvero? Oppure no? Ti entusiasma e allo stesso tempo ti dà una scarica di adrenalina? Ok, allora forse ci siamo. Puoi passare alla fase successiva.
Trasforma il sogno in obiettivo
Un obiettivo si definisce tale quando è descritto in modo specifico, misurabile, raggiungibile, rilevante per te ed è basato nel tempo, ovvero ha una scadenza.
- Un obiettivo specifico è un obiettivo che ha nella sua descrizione tutte le caratteristiche che lo rendono chiaro e comprensibile, senza lasciare traccia ad allusioni o generalizzazioni.
- Un obiettivo è misurabile perché nella sua descrizione contiene delle metriche che permetteranno in futuro di valutarne il compimento e la realizzazione.
- Un obiettivo è raggiungibile perché è stabilito in modo che sia effettivamente sostenibile nel tempo che serve per portarlo a termine.
- Un obiettivo è rilevante perché per te è importante, perché ha una priorità che ti motiva e accende il tuo entusiasmo.
- Un obiettivo è basato sul tempo perché ha una scadenza, una data entro cui deve essere realizzato.
Riprendi tutte queste caratteristiche e declina il tuo sogno in modo da renderlo specifico, misurabile, raggiungibile, rilevante e basato sul tempo.
Per ritornare all’esempio di prima. Il sogno di “Leggere di più” può trasformarsi in un obiettivo definito così: “Voglio leggere 3 libri quest’estate. I libri che voglio leggere sono x, y, z, perché x mi interessa per questo motivo, y per quest’altro e z per quest’altro motivo ancora. Per leggere questi tre libri ho tempo 3 mesi: giugno, luglio e agosto. Il che significa che leggerò 1 libro al mese.”
Trasformare gli obiettivi in step da compiere
Vuoi specificare ancora meglio la definizione del tuo obiettivo? Potresti individuare i vari step che devi realizzare per portarlo a compimento. Ad esempio, potresti individuare il numero di pagine da leggere al giorno o a settimana, il tempo che conti di dedicare alla lettura, l’ordine con cui leggere i libri e così via.
Mi rendo conto che questo è un esempio che semplifica molto il processo, ma serve per farti capire le fasi che devi fare per trasformare un proposito o un sogno in un obiettivo.
Quando poi si tratta di sogni complessi o obiettivi di vita molto importanti e che riguardano vari aspetti, potrebbe essere un processo più lungo e appunto più difficile. In casi come questo, un percorso di Coaching potrebbe aiutarti perché la metodologia del Coaching è rivolta proprio a questo: a trovare le azioni migliori e più efficaci per raggiungere un obiettivo. Se vuoi saperne di più, leggi la guida gratuita su che cos’è il Coaching e a cosa serve che trovi su questo sito.
Passa all’azione
Tornando a noi, tornando al tuo obiettivo. Cosa fare una volta che si è definito l’obiettivo in modo così specifico e chiaro? Beh, non resta che agire. Non resta che mettere in pratica tutto ciò che hai stabilito, nell’ordine in cui l’hai stabilito, mantenendo sempre un’attitudine flessibile e attenta per superare imprevisti e difficoltà.
Ti stai chiedendo se potrebbe andar male? Sì, potrebbe non funzionare, potresti non raggiungere il tuo obiettivo per n motivi. Che fare in questi casi? Ne parliamo meglio nella prossima puntata, l’ultima di questa prima stagione.
Per il momento non pensarci. Concentrati su quello che desideri trasformare in realtà e comincia ad agire.
In bocca al lupo!